La Riforma del Codice della Proprietà Industriale: brevetti italiani più protetti




Con il termine “brevetto” si fa riferimento a un “documento che attesta l’attribuzione del diritto esclusivo di godimento e sfruttamento economico, in un dato territorio e per un certo periodo di tempo, di un’invenzione industriale, di modelli o disegni ordinamentali, di modelli o utilità”. 

Si possono brevettare idee innovative, invenzioni dotate di caratteristiche originali e applicabili concretamente nella realtà; sono oggetto di brevetto, le invenzioni di ogni settore della tecnica che sono nuove, implicano un’attività inventiva e sono atte ad avere un’applicazione industriale.

Ogni Stato tutela i diritti sulle invenzioni in modo diverso. Nel nostro ordinamento tale materia è disciplinata dal codice civile, ma soprattutto da leggi speciali tra le quali ha grande rilievo il Codice della Proprietà Industriale.

Il 23 agosto 2023 è entrata in vigore la riforma del Codice della Proprietà Industriale, un passo significativo per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale in Italia, perseguendo alcuni obiettivi, tra i quali: il rafforzamento della competitività del sistema Paese, la protezione della proprietà industriale, la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione delle procedure. 

Questa riforma apporta infatti, modifiche sostanziali al quadro normativo esistente. 

Le principali novità riguardano:

  • semplificazioni e chiarimenti: la riforma introduce una serie di delucidazioni riguardanti le procedure amministrative per la concessione dei titoli di proprietà industriale e l’opposizione alla registrazione dei marchi;
  • sanzioni amministrative: è aumentata l’ammenda per chi appone indicazioni non corrispondenti al vero su un oggetto protetto da brevetto, contribuendo a scoraggiare comportamenti scorretti;
  • segretazione militare: il periodo di segretazione militare, per le domande di brevetto, è stato abbreviato da 90 a 60 giorni;
  • tutela delle indicazioni geografiche: la riforma rafforza la tutela delle indicazioni geografiche rispetto ai fenomeni imitativi;
  • convivenza di brevetti italiani ed europei: è ora possibile avere un brevetto italiano e un brevetto europeo, sviluppando la coesistenza di forme diverse di protezione;
  • diritto a brevettare invenzioni proprie: si restituisce alle Università e agli enti pubblici di ricerca, il diritto a brevettare le invenzioni realizzate dai loro ricercatori, nell’adempimento del proprio contratto di lavoro, ossia nell’ambito della loro ricerca istituzionale;
  • protezione di disegni e modelli: durante le fiere, i disegni e i modelli possono godere di una protezione temporanea;
  • pagamento delle tasse brevettuali: è possibile posticipare il pagamento delle tasse brevettuali, riconoscendone la protezione dalla data di presentazione della domanda.

In sintesi, la riforma mira a rendere il sistema di proprietà industriale italiano più efficiente, trasparente e allineato agli standard internazionali, rappresentando di conseguenza, un passo importante per promuovere l’innovazione e la competitività delle imprese italiane.
La violazione delle leggi a tutela del brevetto può avere conseguenze significative sia sul piano legale che finanziario; il titolare del brevetto può infatti richiedere un risarcimento per i danni subiti a causa dell’indebito utilizzo e può ottenere una sentenza di divieto per la commercializzazione dei prodotti derivanti dalla violazione.
Sul piano legale l’art. 473 c.p. (Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni) punisce i soggetti interessati con la reclusione fino a quattro anni o con una multa fino a 35.000 euro (con base di partenza di 3.500 euro).


Per la tutela del brevetto ci si può avvalere di un investigatore privato, che svolge un ruolo fondamentale nella salvaguardia del diritto di proprietà industriale, indagando su possibili violazioni di brevetti, marchi, diritti d’autore e segreti commerciali. 

L’investigatore privato mette a disposizione delle imprese le sue competenze e la sua esperienza al fine di acquisire elementi probatori relativi alle attività illecite che arrecano danni alle Aziende. 

Le principali attività espletate da un investigatore privato riguardando:


  • la raccolta di prove da far valere eventualmente in sede giudiziaria: attraverso pedinamenti, monitoraggi e indagini sul campo, si raccolgono prove per dimostrare la violazione dei diritti c.d. di proprietà industriale;
  • la consulenza: l’investigatore può supportare l’imprenditore nelle scelte e nelle azioni a tutela del brevetto.

Gli Investigatori Privati rappresentano un elemento chiave nel sistema di protezione dei diritti di proprietà industriale, poiché il loro lavoro consente di individuare gli autori delle violazioni e le modalità di compimento dell’illecito, con lo scopo di salvaguardare l’azienda Committente, il suo patrimonio e la sua identità.


L’Istituto di Investigazioni Private ARGO IS mette a disposizione delle Imprese la sua professionalità e la sua esperienza per la tutela del Patrimonio Aziendale e il contrasto alla contraffazione di marchi e prodotti nonché alle varie forme di slealtà commerciale.



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