L'indagine dell'Istituto Investigativo ARGO IS
 per conto della ONG: 
dipendente infedele denunciato e licenziato.



Ruba abiti e scarpe donati ad Humana per la cooperazione, autista denunciato.


L’associazione ha notato pesanti ammanchi e ha avviato un’indagine poi arrivata ai Carabinieri.

Decisivo il contributo di un investigatore privato ingaggiato dalla ONG.


Furto e appropriazione indebita per aver rubato abiti, scarpe e giubbotti destinati alla solidarietà nelle zone più disagiate del mondo e averli stipati nel suo garage. Cosa sarebbe successo dopo per ora non è stato accertato ma le indagini sono in corso per capire se, come sospetta chi ha sporto denuncia ai carabinieri, fosse attivo un mercato parallelo.

Deve rispondere di tutto questo il 50enne di Gussago individuato nelle scorse ore. Si tratta di uno degli autisti dell’organizzazione umanitaria di cooperazione internazionale Humana people to people che si occupa della gestione dei cassoni gialli per la raccolta di indumenti usati in una fetta di Bassa e Franciacorta grazie alla sede operativa di Torbole Casaglia, distaccamento della sede centrale di Milano.

L’uomo si occupa proprio del recupero di abiti, scarpe, borse e giacconi dai cassoni sulla strada ma i responsabili della sede bresciana, dopo una serie di segnalazioni, hanno avuto il sospetto che facesse anche altro. 

Per questo hanno dato mandato all’agenzia investigativa ARGO IS di verificare. E purtroppo i loro sospetti sono stati confermati.


I furti. Il 50enne avrebbe dovuto solo svuotare i cassoni e portare tutto a Torbole ma l’investigatore ha scoperto che, prima di entrare nel capannone, selezionava i pezzi migliori e li trasferiva nella sua auto. Operazioni ripetute diverse volte tanto che, dopo la formale denuncia dell’organizzazione ai carabinieri di Gussago, sono stati gli stessi militari dell’Arma a documentare con un video quello che accadeva e quindi a chiedere ed ottenere un decreto di perquisizione.

Quando i carabinieri si sono presentati hanno passato al setaccio il garage dell’uomo rinvenendo centinaia di capi tra scarpe, abiti e giacconi.

L’organizzazione. «Abbiamo fatto della trasparenza il nostro punto di forza, spiegano da Humana. L’episodio rende sempre più urgente l’adozione di strumenti per contrastare i rischi connessi a queste attività e verificare, anche all’interno dell’Ente, la fedeltà nel raggiungere gli scopi sociali. Come Humana, solo in Italia, raccogliamo circa 24.000 tonnellate ogni anno di indumenti ed accessori usati e grazie a queste donazioni riusciamo a ricavare un margine economico da destinare ai progetti di cooperazione internazionale nel Sud del Mondo e a quelli socio-ambientali in Italia».

Fonte: Giornale di Brescia del 13 Aprile 2021



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